Testi Blues
(in collaborazione con Bluesguitar.it)
Leggere di Blues
in italiano è un’impresa per nulla semplice. I libri dedicati alla
nostra musica sono abbastanza rari nel nostro paese, spesso fuori
catalogo e comunque difficilmente reperibili... La
bibliografia che proponiamo in questa pagina, pur senza la pretesa di
essere del tutto esaustiva, è la più ampia possibile. I testi sono accompagnati da un sintetico
commento e suddivisi in tre sezioni: "artisti", "storia
e approfondimenti" e "narrativa".
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ROBERT
JOHNSON - IN CERCA DEL RE DEL BLUES di Peter Guralnick (Arcana)
Bel saggio molto interessante sul “King of the Delta blues singers”: partendo da
interviste fatte a musicisti, discografici e semplici conoscenti di Robert
Johnson, cerca di ricostruire il personaggio tra realtà leggenda. Presenta
inoltre una parte discografica molto interessante perché illustra epigoni ed
ispiratori della musica di Robert Johnson. La seconda parte è invece dedicata
alle liriche dei brani di Johnson (comprese le alternate takes), con traduzione
italiana a fronte. Le traduzioni (di Tito Schipa Jr) sono un po’ strane, perché
rese in un italiano (a volte romanesco) molto colloquiale, con un tentativo di
adattare la musicalità dei testi alla lingua italiana.
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HOOCHIE COOCHIE MAN, LA VITA E I TEMPI DI MUDDY
WATERS di Robert
Gordon (Arcana)
Ottima biografia di Muddy Waters,
che oltre che parlare dell’artista ci racconta debolezze, vizi e virtù
dell’uomo. Costruita raccogliendo interviste e testimonianze dirette sia di
Muddy che dei musicisti e di persone che hanno avuto contatti con lui,
rappresenta un quadro completo della sua vita artistica e personale. Unica
critica sono le note, spesso molto interessanti, poste al termine del libro che
costringono ad interrompere la lettura o a leggerle alla fine slegate dal testo. |
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BESSIE SMITH di Jackie Kay (Playground)
Non una vera e propria biografia ma piuttosto la narrazione del rapporto tra la
scrittrice irlandese e la musica di Bessie Smith, intervallata con racconti di
significativi momenti della vita della cantante. Se devo essere sincero non mi
ha convinto pienamente, soprattutto per l’insistere solo su particolari aspetti
dell’esistenza di Bessie Smith. |
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BESSIE SMITH: CANZONI (Lato Side)
Trascrizione in inglese "fonetico" di alcuni testi di Bessie Smith con testo a
fronte e saggio introduttivo di Dario Salvatori.
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BESSIE'S
BLUES di Ernesto De Pascale (Stampa Alternativa, 1992)
Minibiografia dell'Imperatrice del Blues con 10 cartoline fotografiche allegate.
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B. B.
KING , IL BLUES INTORNO A ME scritto da B.B. King con il supporto di David Ritz (Feltrinelli)
Il libro è la ristampa dell’opera edita qualche anno fa dalla casa editrice
TARAB (foto), ed è una completa e divertente autobiografia dell’artista che
parla dei suoi inizi, del suo rapporto con la musica e le donne, del successo e
dei momenti difficili, degli altri musicisti, e così via. Come detto molto
leggibile e divertente. Speriamo che il buon successo del libro ci permetta in
futuro di leggere altre biografie in italiano di artisti blues. |
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SONNY BOY WILLIAMSON II di Bertrando Goio (Gariazzo).
Libro che narra della vita di questo grande bluesmen, con un buon corredo fotografico. Una lettura consigliata a chiunque
ami la musica in generale e particolarmente indicato per gli armonicisti quale
supporto tecnico e culturale. Il testo contiene le liriche de ”l’ultimo poeta
del Blues”.
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Robert Johnson - I Got The Blues, Testi
Commentati di Luigi Monge (Arcana, 2008)
Una scelta decisamente coraggiosa quella di Luigi Monge “il revisionista”, il
contrapporre alle aspettative commerciali una precisa strategia culturale
rispettosa della verità.
Attenta è l'analisi che, pur proponendo conclusioni opinabili, non dà nulla per
scontato. Interessantissimi, in particolare, i riferimenti storici. Ma l’aspetto
più interessante è l’interpretazione del testo e del contesto lirico che Luigi
traduce e commenta: un invito alla riflessione basata sulla ricerca delle vere
intenzioni dialettiche e dei significati nascosti che Robert dona con le sue
canzoni. A garanzia di ciò, c'è l’indiscussa competenza internazionale
dell’autore in fatto di linguaggio americano, soprattutto di quello legato alla
società nera del Delta dei primi del ‘900, il “black american” e il suo “double
talk”.
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HOWLIN' WOLF. I'M THE WOLF di Luigi
Monge (Arcana, 2010)
Chester Burnett, conosciuto come Howlin' Wolf (lupo ululante), è stato uno dei
protagonisti principali della scena Blues nella Chicago dei 50. Il suo stile
irruente e la voce cavernosa, sono stati fonte d'ispirazione per tanti musicisti
rock nei decenni successivi.
Luigi Monge ci offre in questo testo (pubblicato dall'immarcescibile Arcana) un
lettura dei testi che puntualizza la classe del gigante di White Station come
songwriter e grande musicista dai tratti "inquietanti". |
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Unplugged
di Roberto Ciotti (Castelvecchi Editore, 2007)
In “Unplugged” Ciotti narra la sua straordinaria storia che diventa il veicolo
ideale per raccontare quella di un’intera generazione di musicisti oggi
considerati pionieri dello spaghetti Blues ma che negli anni sessanta erano
visti come capelloni scellerati, paradossalmente indegni di appartenere alla
società e per questo alieni. Innumerevoli particolari storici fanno da cornice
ad una vita vissuta senza fili: unplugged, per l’appunto. Roberto omaggia i
lettori allegando al libro un CD dall’omonimo titolo nel quale ripropone il
meglio della sua discografia registrata completamente in acustico. |
STORIA e
approfondimenti
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BLUES ON MY MIND di Luciano Federighi – (Edizioni L’Epos)
È la riedizione aggiornata e ampliata di "Blues Nel Mio Animo" (Mondadori 1981 –
fuori catalogo). Si tratta di un testo molto bello, che parte dal punto focale
del blues (ovvero i testi, di cui riporta molti esempi in inglese con
traduzione) per esplorarne il vasto paesaggio musicale e poetico. Il volume
presenta una vera e propria analisi delle liriche, inquadrandole in vari temi
conduttori, e mostra come i singoli argomenti (amore, solitudine, amicizia,
tradimento, ecc) sono stati trattati dai vari autori. Il libro presenta inoltre
un’introduzione molto ben fatta su storia e struttura del blues oltre ad
un’accattivante veste grafica con varie foto.
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BLUES, BALLATE E CANTI DI
LAVORO AFROAMERICANI a cura di Alessandro Rofeni (Newton Compton Editori)
Il libro è uscito di catalogo da diversi anni (la mia copia è datata 1976) e
presenta la traduzione di 113 pezzi divisi in: canti di lavoro, ballate e blues,
con testo originale a fronte. Il libro è completato da un’introduzione ed una
discografia di base. Le traduzioni sono ben fatte e risulta molto interessante
la parte finale con un commento ai singoli testi, fonti discografiche e
musicisti coinvolti. Grossa pecca, a mio parere, è che il 95% dei pezzi sono
dedicati al blues prebellico.
IL BLUES - CANTI DEI NEGRI D’AMERICA a cura di Alessandro Roffeni
(Accademia 1973).
Il libro si apre con un bel saggio critico sul contenuto poetico dei blues.
Segue una raccolta di testi (con traduzione in italiano) essenzialmente di blues
pre-bellico (Robert Johnson, Leadbelly, Bukka White, Blind Lemon Jefferson,
Charley Patton, e tanti altri), con pochi esempi (Muddy Waters, B.B. King,
Elmore James) tratti dal blues elettrico. Il libro è uscito di catalogo. Si
integra con il precedente.
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BLUES
EXPRESS di Roberto Caselli e Fabio Treves (Multiplo Edizioni, 1989)
Storia del Blues in italiano, con interessanti capitoli dedicati alla Musica del
Diavolo in Italia. La cassetta allegata fa da compendio sonoro ad un libro
ingiustamente snobbato dalla critica e dagli addetti ai lavori. |
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ANTOLOGIA DEL BLUES a
cura di Elena Clementelli e Walter Mauro (Bompiani)
Anche questo libro è datato 1976, ma esiste una ristampa "tascabile" del 1994 della Newton Compton
(foto). Analogamente al precedente, è un’antologia di testi con traduzione a
fronte. Anche questo libro insiste sul blues prebellico soprattutto sul blues
cosiddetto jazzistico. Manca qualsiasi tipo di commento al di là di una breve
introduzione, mentre è presente l’elenco dei musicisti. Mancano totalmente
indicazione di fonti discografiche.
Non sappiamo se sia
ancora reperibile. L'edizione economica segnalava in copertina: 100 pagine -
1000 lire.
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Blues in Chicago a cura di
Paolo Calvacanti e Roberto Ruggeri (Gammalibri)
Un libro fotografico edito nel 1984 che, attraverso un gran numero di scatti in
bianconero, racconta gli ambienti che rappresentano la culla del Blues moderno.
Il volume contiene anche interviste ad artisti, discografici ed ai gestori dei
club più noti di Chicago. Le foto ritraggono artisti on stage, attimi
fuggenti di backstage, e la vita di quelle strade che gli appassionati
hanno sempre idealizzato attraverso l'ascolto dei Blues più celebri.
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BLUES-SPIRITUALS-FOLK SONGS
a cura di Elena Clementelli e Walter Mauro (Newton Compton Editori 1996).
È una raccolta di blues, spirituals e canti del folklore nero, con traduzione,
che appare però disomogenea e disordinata. Gli autori dei brani non sono
menzionati e la trascrizione inglese - in un black English approssimativo nel
caso dei brani più antichi - è quasi fonetica, e rende la lettura difficile. I
brani blues sono esattamente gli stessi del libro precedente.
ANTOLOGIA DEGLI SPIRITUALS a cura di Elena
Clementelli e Walter Mauro (Bompiani)
Anche questo libro è datato 1976 e rappresenta, per quanto ne so, uno dei pochi
tentativi in Italia di tradurre i testi degli spirituals. Manca qualsiasi tipo
di commento al di là di una breve introduzione. Sono inoltre assenti l’elenco
dei musicisti e le fonti discografiche. Comunque interessante per approfondire
il lato “sacro” della musica nera.
SLAVE SONGS OF THE UNITED STATES a cura di Luca Cerchiari (Edizioni
L’Epos)
Il libro, di recentissima pubblicazione, appare nella stessa collana di quello
di Federighi e riunisce le traduzioni, a cura di Roberto Leopardi, dei canti
raccolti da W.F. Allen, C.P. Ware e L. McKim Garrison: veri e propri coraggiosi
pionieri dell’etnomusicologia americana. I brani sono stati pubblicati per la
prima volta nel 1867 (Simpson, N.Y.). Luca Cerchiari ha curato la prefazione.
BLUES NERO E BLUES BIANCO (Savelli Editore)
Con un’introduzione di Marino Grandi che analizza le relazioni tra musicisti
bianchi ed i bluesmen di colore, il libro presenta schede estese dedicate ad
alcuni artisti come John Mayall ed i Canned Heat (tra i neri, solo Muddy Waters
ed Otis Redding per introdurre la musica soul) ed alcuni brevissimi profili
dedicati ad altri musicisti, anche qui in prevalenza bianchi.
Libro del 1981 fuori commercio.
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L’AFRICA E IL BLUES
di Gerhard Kubik (Biblioteca musicale - Saggi)
Con rigore scientifico ma con una chiarezza accessibile anche
all'appassionato, questo libro propone una teoria assolutamente nuova sulle
blue notes e sulla loro origine. Ricostruendo quali tratti musicali
provengano dall’Africa e quali mutazioni e fusioni siano occorse in America,
Kubik mostra come la tradizione afroamericana che chiamiamo 'blues' sia
effettivamente un fenomeno musicale appartenente al mondo culturale
africano.
Edizione italiana con CD allegato (36 brani - 74 min) |
GUIDA AL BLUES di Fabio Treves e Marco Pastonesi (Gammalibri)
Libro del 1979 e fuori catalogo che rappresenta in piccolo (ma molto in piccolo)
l’antesignano dell’Enciclopedia dell’Arcana (vedi oltre). Il “grande vecchio”
del blues italiano Fabio Treves, con l’aiuto del giornalista Marco Pastonesi, ha
racchiuso in un volumetto di 110 pagine alcune schede sui principali nomi del
blues nero, con il pregio di coprire tutto l’arco dei vari stili e delle varie
epoche. Al termine di ogni scheda appare una discografia consigliata del
musicista che tiene conto della reperibilità (di allora) del materiale. Due
brevi sezioni finali sono dedicate rispettivamente ad esponenti del British
blues e del blues Italiano. Una piccola ma preziosa (soprattutto all’epoca della
sua pubblicazione) fonte di informazioni, scritta con grande passione da un
grande musicista. Libro ben fatto ed utile soprattutto ai neofiti di questa
musica.
GUIDA ALLA MUSICA DEL DIAVOLO di Antonio Lodetti (Edizioni Blues Brothers)
Libro del 1998 ancora in circolazione. Anche questo libro è basato su brevi
schede dei musicisti, divise secondo il genere di appartenenza (country blues,
classic blues, Chicago, piano blues, ecc). Più completo (nel senso che gli
artisti presi in esame sono molto più numerosi) e recente del libro precedente,
contiene tuttavia numerose imprecisioni.
BALLANDO IL BLUES di Albert Murray (Editore CLUEB Bologna)
Libro del 1999, è una traduzione italiana dell'originale "Stomping the blues"
del 1976. L’opera è una lucida visione d'insieme della musica nera nel secolo
appena passato. Il volume è quanto mai lontano dalle posizioni dei testi
dedicati alla storia/analisi del Jazz, come si evince da questo breve inciso dal
testo: "Dunque nulla è più fuorviante cha la comune sottolineatura del carattere
malinconico dei testi del blues, delle così dette blue notes, del tempo lento,
quali risultano in quel che hanno di comune le diverse definizioni dei
vocabolari: come se la musica blues fosse alla origini composta per essere
eseguita in concerto, se non nel corso di cerimonie religiose o, addirittura,
nelle adunanze dei postulanti. Invece, come ben sanno i più anziani tra i fedeli
della chiesa del vecchio Sud, il principio fondamentale è sempre stato espresso
dalla massima: «It don't mean a thing if it ain't got that swing», legge
operativa in questo campo anche molto prima che fosse formulata nella cosiddetta
Swing era."
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BLUES
FOR DUMMIES di Lonnie Brooks, Cub Koda, Wayne Baker Brooks (Apogeo)
Come dice il titolo: blues per principianti. Il libro vuol essere un tentativo
di spiegare a chi vuole avvicinarsi a questa musica termini tecnici, differenze
tra i generi, strumenti utilizzati, artisti, ecc. Il tono, volutamente leggero,
è quello di un’opera divulgativa e contiene in allegato un CD musicale. |
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IL
BLUES E L’AMERICA NERA di Walter Mauro (Garzanti)
Il libro è del 1977 e da tempo fuori catalogo. Più che un’analisi musicale, il
libro svolge un’indagine sociologica dei rapporti tra i musicisti blues (e più
in generale della popolazione afroamericana) e la società americana. Come
riporta la prima di copertina “ dal country blues al blues urbano, fino al
potere nero ed al recupero dell’Islam; la storia della tormentata sopravvivenza
e della ricerca di identità del negro negli Stati Uniti”. Un intero capitolo è
dedicato al double talk, ovvero ai doppi sensi così comuni soprattutto nel blues
prebellico. I testi contenuti nel libro sono soltanto in italiano.
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IL BLUES IN 101 DISCHI a cura di Marco
Pasetto (Demetra)
Come si evince dal titolo, il libro prende in esame 101 dischi di vari bluesmen
e parte da questi per parlare dei vari artisti. L’idea è interessante e molte
recensioni sono ben fatte, ma il problema sta nella scelta dei CD, a parer mio,
discutibile (ad esempio: per Muddy Waters vengono indicati Hard Again ed
Electric Mud). Segnaliamo per la stessa casa editrice "IL BLUES IN 1000 DISCHI".
100 DISCHI IDEALI PER CAPIRE IL BLUES a cura di Roberto Caselli
(Editori Riuniti)
Uscito nel 2001, parte da una recensione di 100 dischi (quasi uno per artista) e
per ogni autore, del quale s’esamina il disco, è fatta una breve ma “succulenta”
storia. In realtà i dischi consigliati alla fine diventano 400, perché per
ognuno dei 100 ne sono consigliati altri tre comparabili per la stessa vena
artistica, quindi il discorso s’allarga, e il fatto non trascurabile è che, alla
fine, diventa una piccola enciclopedia.
ROCK BLUES di Mauro Zambellini (Giunti Editore)
Libro molto ben fatto e recente, che analizza il fenomeno del Rock-Blues
attraverso la disamina della storia dei più importanti artisti di questo genere.
Per ogni autore breve scheda ed analisi dei dischi più importanti, con
segnalazione degli altri CD della loro discografia.
IL COLORE DEL BLUES? BLACK &
WHITE a cura di Silvano Marini (Luna Nera)
Opera del 2001, reperibile solo su internet (ma credo che la casa editrice non
esista più). Il libro presenta moltissime schede destinate ai diversi artisti,
divise per genere e stile. Due particolarità: non ci sono fotografie ma disegni
raffiguranti i vari musicisti, e grande importanza e spazio è riservato agli
artisti più giovani e recenti (da Keb' Mo' a Guy Davis a Lurrie Bell) ed ai
musicisti bianchi. Come al solito per ogni artista c'è la discografia
consigliata. Molto ben fatta, si integra perfettamente, per motivi temporali e
di artisti presi in esame, con la precedente.
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QUELLI
DEL BLUES di Robert Todd (Polo Books, 2005)
Il volume è costituito da un’introduzione, che delinea sommariamente la genesi
del blues e dei generi musicali affini, e da un breve capitolo di respiro
storico intitolato “In Principio Era Congo Square”. Questi sono seguiti da
ventitrè succinte biografie di altrettanti bluesmen, corredate da una
postfazione e da una discografia. Il tutto è punteggiato da splendide foto
d’autore, ma anche da gravi imprecisioni di tipo storico, discografico,
biografico e linguistico, che ne minano alla radice l’intento divulgativo.
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ENCICLOPEDIA
DEL BLUES E DELLA MUSICA NERA a cura di Massimo Cotto (Arcana)
La più completa delle opere in circolazione. Si tratta di un’ampia guida sui
bluesmen di ogni epoca, strutturata in stile “enciclopedia” con schede di oltre
1000 artisti, dai più rappresentativi agli sconosciuti, elencati in ordine
alfabetico. Ogni scheda riporta un profilo musicale e biografico sull’artista e
la sua discografia. Oltre ai bluesmen,
sono trattati anche rappresentanti della musica nera popolare in senso lato
(r&r, r&b, soul) e qualche jazzista (pochi). Il libro presenta inoltre sezioni dedicate alle
etichette, agli Stati e regioni, ai produttori e songwriters, ed un glossario.
Le schede sono scritte da diversi giornalisti e critici musicali.
Come detto, opera completa e molto ben fatta
anche se con un inevitabile limite: si ferma al 1994, anno di uscita del volume.
Consigliata ad esperti e principianti. |
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BLUES
COLLECTION - I maestri del Blues e del Rhytm'n'Blues (De
Agostini)
Enciclopedia pubblicata in Francia nel 1992 con il titolo di "Les Génies du
Blues" e replicata in Italia dalla De Agostini l'anno seguente in versione "blister",
ovvero con la distribuzione in edicola di ben 65 fascicoli con relativi CD in
allegato. Chi ha regolarmente versato stille del proprio sangue per anni, si
ritrova oggi un'opera davvero colossale in casa.
La raccolta fu riproposta pochi anni dopo. Purtroppo, non credo sia più in
catalogo. |
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LA
GRANDE STORIA DEL BLUES di Paul Oliver (Anthropos)
Il libro è del 1986; questa edizione è fuori catalogo, ma è uscito in una nuova
edizione recensita sotto.
È la traduzione del mitico The story of the blues, che fu accompagnato a suo
tempo da due splendidi LP doppi antologici, molto ben compilati e annotati.
Ottimo racconto della storia del blues, che parte dalle origini per arrivare a
tempi recenti. L’autore sceglie di raccontare l’evoluzione del blues non
soffermandosi sui singoli artisti ma seguendo gli stili e le aree geografiche.
Il libro è scritto molto bene (cose non comune in questo genere di operazioni),
è corredato da un ricco apparato grafico con molte foto d’epoca e raramente
viste, ed è un’opera fondamentale per conoscere la storia del blues. |
LA GRANDE STORIA DEL BLUES
di Paul Oliver (Polo Books)
Recente edizione del libro precedente cui sono stati tolti diversi capitoli
originariamente presenti ed aggiunte foto di artisti contemporanei allora non
presenti. In questo modo il libro sembra essere diventato una specie di veloce
enciclopedia e da l’idea che qualcuno, autorizzato da Oliver (se non Oliver
stesso) abbia preso pezzi già scritti dall’autore qua e là e poi li abbia messi
insieme per creare un prodotto fruibile ai più.
Le foto sono belle, sia quelle storiche sia quelle degli artisti, ma alcune
didascalie di foto sono errate. Nelle foto inserite nella galleria finale, sono
raffigurati: B.B. King, John Lee Hooker, Etta James, Taj (hanno scritto Tay)
Mahal, Charlie Musselwhite, Rufus Thomas, Buddy Guy, Jimmy Whitherspoon, Ike
Turner, Solomon Burke, James Brown (altro errore di stampa: Sooth invece di
South) e, per finire, John Mayall. I ritratti sono molto belli ma non mi sembra
che, dovendo selezionare 12 foto di 12 artisti culto di blues, siano state bene.
A parte B.B. King ed Hooker mi pare che la scelta sarebbe potuta cadere su altri
10 artisti più importanti. Che abbiano inserito solo quelli ancora vivi (o
quasi)? Mah!
Tra le didascalie errate le più gravi sono: Sonny Boy WILLIAMS e, sotto la foto
di Ma Rainey, la scritta ‘Bessie Smith’: povera Bessie, lei era bella, Ma Rainey
non proprio! In sostanza, cercate la vecchia edizione e limitatevi a sfogliare
questa.
BLUES di Robert Neff e
Anthony Connor (Priuli & Verlucca).
I due autori sono rispettivamente un fotografo e uno scrittore che hanno girato
gli Stati Uniti negli anni ’70 alla ricerca di molti dei bluesmen, allora
attivi, per fotografarli e intervistarli. Raccolta di testimonianze veramente
unica, è un ritratto del blues urbano (fatto tra l’altro in uno dei peggiori
periodi di crisi). Il racconto che viene fuori dalla bocca degli artisti stessi
è un toccante incrocio di musica e di vita vissuta. Un gran bel libro datato
però 1977 e fuori catalogo.
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IL
POPOLO DEL BLUES di Leroi Jones (Edizioni Shake)
Saggio fondamentale sul popolo afroamericano, la sua cultura e la sua evoluzione
nell’America bianca. Jones percorre gli sviluppi della musica popolare nera
(blues e jazz) dalle origini agli anni ’60 (il libro è stato scritto nel
’63), da un punto di vista sociologico e antropologico. Sono state
pubblicate varie edizioni successive alla prima di Einaudi datata 1968; nelle più recenti l’autore
ha usato il suo nome da mussulmano Amiri Baraka. Il libro è stato riproposto
dalla Shake nel 2011. |
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GUIDA
AL BLUES (Edizioni Blues Brothers)
Ed ecco il Bignami del Blues. Edito nel 1990 dalla Blues Brothers di Milano, il
volumetto tascabile è un dizionario più che sintetico sui principali artisti
Blues. Non v'è, ovviamente, ombra di discografie o guide all'ascolto, e del
resto lo scopo della pubblicazione non è proprio didascalico. Assolutamente per
neofiti e per chi non ama addentrarsi... Costo all'epoca £. 10.000.
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B COME BLUES di Marino Grandi (Edizioni Lakota)
Libro del 1979, praticamente introvabile, che raccoglie gli articoli del
direttore della rivista “Il Blues”, apparsi su Suono ed il Mucchio Selvaggio,
con schede dedicate ai singoli musicisti.
SULLE STRADE DEL BLUES di Maurizio Venturini (Gammalibri)
Libro del 1984, fuori catalogo. Valida storia del blues nonostante dia, a
tratti, l’impressione d’essere stato “copiato qua e là”, anche se molto bene.
Rriporta tematiche e concetti, già espressi da altri scrittori soprattutto
americani, solo dopo un’analisi personale attenta e più che accettabile.
LA MUSICA DEL DIAVOLO di Giles Oakley (Mazzotta 1978).
Ho letto questo libro (preso in prestito da un amico) molti anni fa. È una bella
storia del Blues con molte illustrazioni.
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LA TERRA DEL BLUES di Alan Lomax (Il Saggiatore).
Il libro, corredato da un Cd che raccoglie alcune registrazioni sul campo
effettuate da Alan Lomax e suo padre, narra la storia di queste
registrazioni e degli incontri con i vari artisti. E’ uscito da poco e
stranamente sta godendo di una buona campagna pubblicitaria, visto che se ne
è parlato su Venerdì di Repubblica e nella rubrica dei libri dello stesso
quotidiano. |
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IL MANUALE DEL BLUES di Stefan Grossman (Anthropos, 1981)
Raro libro che raccoglie trascrizioni di testi e musicali di alcuni dei
grandi protagonisti del blues acustico prebellico e post-bellico quali
Mississippi John Hurt, Charley Jordan, Rev. Gary Davis, Blind Lemon
Jefferson, Blind Boy Fuller, Big Bill Broonzy e Blind Blake. Ciascuna
trascrizione riporta tonalità del brano e un commento sul modo di eseguirlo.
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Il soffio dell'anima:
armoniche e armonicisti Blues
di Fabrizio Poggi (Guardamagna Editori in Varzi, 2005)
Il primo libro in italiano completamente dedicato all'armonica blues. 256 pagine
- più di 450 tra biografie, discografie e schede tecniche! Fabrizio Poggi
racconta con semplicità e passione le storie, i miti e le leggende che girano
intorno all'armonica e agli armonicisti blues.
Un libro dedicato non solo agli armonicisti ma a tutti gli appassionati di
musica alla ricerca di una affascinante e piacevole lettura.
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BLUES
di Edoardo Fassio (Editori La Terza, 2006)
Ci piace proporre questo bel libro di Edoardo Fassio riportando la sua
stessa definizione di Blues, puntualmente citata da Massimo Carlotto nella
prefazione: "Il Blues piace a quelli che ne hanno bisogno, che ne traggono
giovamento. Uno strumento per orientarsi e campare in questo mondo che non
ci piace. Altrimenti non avrebbe senso ascoltare storie così dense di
contraddizioni dalla voce di cantanti che hanno a loro volta storie
complicate di vita."
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IL
BLUES di Vincenzo Martorella (Einaudi, 2009)
Martorella propone il Blues, analizzandone la struttura musicale, il lessico, la
strumentazione e l'interazione con la storia degli afroamericani. Il cuore del
libro è costituito da capitoli con nomi sottilmente allusivi come «Il blues
nell'epoca della sua riproducibilità tecnica» (dedicato all'impatto delle
incisioni discografiche sul blues) o «Frammenti di un discorso amoroso»
(dedicato alla poetica del blues).
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Angeli perduti del Mississippi, storie e
leggende del blues
di Fabrizio Poggi (Meridiano Zero, 2010)
Una sorta di dizionario, una lettura, apparentemente didattica, in una narrativa
intrigante, semplice e diretta, dove le date si indicano per raccontare le
storie (e non viceversa), tanto che, alla fine, della formula del “dizionario”
rimane solo un pretesto artistico. |
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LOMAX -Ricercatore di folk songs di Duchazeau (Coconino Press, 2012)
Le gesta di John e Alan Lomax (padre e figlio) narrate a fumetti dal
francese Frantz Duchazeau. Se possibile si può definire suggestivo
oltre che un bell'approccio per chi vuole conoscere le origini del
Blues.
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Blues:
scale e improvvisazione di Filippo Cosentino (Edizioni Albesi, 2011)
Il manuale didattico di Filippo Cosentino è intitolato “Blues: scale e
improvvisazione. Pentatoniche e altre scale utili”. Il libro, pubblicato dalle
Edizioni Albesi, è il frutto degli studi e dell’esperienza maturata dal
chitarrista albese: laureato e specializzato in Musicologia presso il Dams di
Bologna, Cosentino combina infatti all'attività concertistica quella didattica.
Il manuale reca una prefazione del celebre chitarrista Nicola Costa, ed è
corredato da un cd di basi su cui gli studenti di musica si potranno esercitare;
è rivolto a tutti gli strumentisti che intendano approfondire lo studio del
blues, non soltanto ai chitarristi.
Blues DEI COLLI By Blues Club 356, 2014
Il libro Blues dei Colli (BDC) è il lontano discendente dell'omonimo
concerto-evento tenutosi a Udine nel 2008 e organizzato dalla storica
emittente udinese Radio Onde Furlane, che lo intitolò friulanamente
"Blues dai Cuei": un energico live-show di alcuni artisti e gruppi
assai noti nei circuiti alternativi regionali, e accomunati dal loro
luogo di origine, una piccola porzione dei Colli Orientali del Friuli.
Blues dei Colli nasce dal lavoro di un grande
numero di persone che sono state coinvolte in vario modo, il libro ha
il carattere palese di 'opera collettiva', aldilà del contributo
piccolo o grande dato da ciascuno: per questo motivo, come autore è
stato doverosamente indicato il "Blues Club 356". |
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lA STORIA DEL BLUES di Roberto Caselli (Hoepli, 2015)
"Il blues non è solo una musica. È una cultura, un atteggiamento, uno
stile di vita, originario del Continente Nero, giunto in America con le
navi che trasportavano gli schiavi. È stato la voce del popolo
afroamericano, è diventato il linguaggio dei giovani musicisti inglesi
degli anni '60 che lo hanno incorporato nel rock dando origine a
leggende come Rolling Stones, Cream, Led Zeppelin."
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UN SALTO NEL BLUES di Salvatore Amara (CUEC, 2015)
"Un viaggio avventuroso e appassionante nel
mondo del blues e del rock, alla ricerca delle radici, con tutte le
schede degli artisti e i testi più significativi. Con fotografie
inedite di Michele Lotta e Mauro Amara."
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... thinking of you... herbie Goins di Bruno Pisaniello (2017)
Una
raccota di testimonianze sul cantante americano Herbie Goins, grande
interprete di r'n'b e voce dei Blues Incorporeted di Alexis Korner
negli anni d'oro del Brithis Blues. Ha trascorso buona parte della sua
vita a Roma senza mai abbandonare la sua professione. Bruno Pisaniello,
appassionato e commerciante di Lambrette, ha conosciuto Herbie per
essere stato una sorta di mito per i Mod (dei quali si trovano ancora
tracce ed il libro ne è una dimostrazione). Con il prezioso aiuto della
moglie di Goins, Celestina Morando, ha messo assieme parecchio
materiale, sia pubblico che privato, per ricordarlo. Herbie Goins è
scomparso a Latina il 27 ottobre 2015.
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BLUES PILLS di Lorenz Zadro, illustrazioni di Alexandra Balint (2017)
Come recita il titolo, questo libro è un racconto del
Blues fatto in pillole. L'autore è Lorenz Zadro, musicista,
organizzatore, blogger, molto noto per le sue iniziative.
Particolarmente raccomandato a chi vuole un approccio consapevole con
la musica nera.
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YOU GOT TO MOVE: THE LAND OF ROOTS MUSIC di Francesca Castiglioni (Susil Edizioni)
L’autrice
Francesca Castiglioni ha raccolto gli scatti più significativi tratti
da un viaggio alla ricerca delle radici del Blues, nel Sud degli Stati
Uniti. Tutti gli scatti sono volti a dar voce all' "America che non
c'è", quella che non si trova nelle vetrine delle agenzie di viaggio,
quella che la televisione non mostra mai, e che forse proprio per
questo merita ancor più di essere visitata e valorizzata. Dai campi di
cotone del Mississippi e dell'Arkansas, alle città ricche di folklore e
suggestive e dinamiche come Memphis, dalle funzioni religiose
domenicali animate dai cori Gospel del Tennessee, ai numerosi live club
che nelle luci della notte ti avvolgono di Blues… ".
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DEEP BLUES: UNA STORIA
CULTURALE E MUSICALE di Robert Palmer (Shake Edizioni, 2017)
Esce finalmente in italiano uno dei libri più interessanti sul blues.
Deep
Blues di Robert Palmer per la Shake edizioni, 350 pagine al prezzo di
18 euro.
L'autore è un esperto scrittore e musicista che ci racconta anche,
attraverso i
tanti colloqui con i protagonisti di questa musica, la storia del
blues, dal
Delta del Mississippi a Chicago e poi nel mondo.
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BLUES BASS Breve Storia del Chicago Blues di Francesco Baldi (Susil Edizioni, 2019)
Un
breve viaggio che affronta le origini del Chicago Blues, l'avvento del
passaggio dalle sonorità del Delta del Mississippi al Blues
elettrificato nella Città del Vento, passando dalla storia delle sue
case discografiche quali la Chess Records dei fratelli Leonard e Philip
alla Cobra Records di Eli Toscano. L'importanza della figura del padre
del Chicago Blues Muddy Waters e la sua enorme influenza nella musica
Blues, ma anche sulla scena musicale inglese che portò alla nascita del
movimento del British Blues, fino ad arrivare passaggio dal Blues ai
primi Rock'n'Roll di Chuck Berry e Bo Diddley. Un libro scritto da un
bassista amatoriale appassionato di Blues, che ha voluto omaggiare
tutti quei bassisti che con il loro strumento hanno accompagnato
durante il loro percorso artistico i più grandi nomi del Blues quali
Muddy Waters, Howlin' Wolf, Otis Rush, Buddy Guy, Magic Sam e
moltissimi altri.
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SOUL BASS di Francesco Baldi
Una breve introduzione alla Musica Soul qui
rappresentata dalla storia delle più significative case discografiche
di quel periodo, prime fra tutte la Motown di Detroit e la Stax
Records di Memphis, che hanno portato i nomi di Otis Redding, Aretha
Franklin, Wilson Pickett, James Brown, Ray Charles, Sam Cooke, Stevie
Wonder e moltissimi altri nei negozi e nelle case di tutto il mondo.
Vengono brevemente descritte le vicissitudini della lotta per il
conseguimento dei Diritti Civili da parte degli Afroamericani, tutte
affiancate e supportate dalle canzoni degli artisti di questo stile
musicale, canzoni quali “A Change is Gonna Come” di Sam Cook, “I am
Black and Proud” di James Brown, “People Get Ready” di Curtis Mayfield
e i suoi The Impressions, ma soprattutto l’inno Gospel “We Shall
Overcame” divenuto il simbolo del manifesto per la libertà e per gli
Afroamericani.
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IL BLUES HA UNA MAMMA BIANCA
"Tra i ruggenti anni 20 e la
Grande Depressione, negli Stati Uniti ci furono parecchi musicisti
bianchi,soprattutto negli stati lambiti dagli Appalachi, che suonarono
dell'ottimo ed intenso blues. Era un blues che mescolava l'idioma
afroamericano con la cultura popolare bianca, rendendolo così
interessante ed intrigante.
La maggior parte di loro sono caduti nel dimenticatoio e il libro
riporta alla luce la storia e la tecnica strumentale di una ventina di
loro, tra il rigore filologico e il piacere del racconto."
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HAPPY TRAILS
Due volumi sulla chitarra rock-blues di Max Stèfani, ex direttore del Mucchio Selvaggio.
Il primo, "I 4 cavalieri dell'Apocalisse", racconta dei chitarristi inglesi Eric Clapton, Jimmy Page, Jeff Beck e Peter Green...
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I 4 CAVALIERI DELL'APOCALISSE
... il secondo, "" dei
corrispettivi americani: Allman Brothers band, Mike Bloomfield, Stephen Stills, Jerry Garcia, Jorma Kaukonen e Jimi
Hendrix.
Costano 30 euro l'uno (ambedue 50) e come usanza della casa
editrice di Stèfani, non saranno in vendita negozi/internet. Solo
attraverso di lui contattandolo su facebook.
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NARRATIVA
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R. Crumb
disegna il Blues di Robert Crumb (Franco Cosimo Panini, 1993)
Il volume è la versione italiana (pubblicata per la serie Comix) di "Draws The
Blues" del 1992. Si tratta, come si evince dal titolo, di una raccolta di
fumetti disegnati da Robert Crumb sulla storia del Blues. Crumb è un personaggio
che ha vissuto in prima persona la "rivoluzione culturale" degli anni sessanta a
S. Francisco. Il periodo e la città sono quelli della svolta culturale operata
con l'ausilio di acidi, sesso libero e tanta musica.
Il volume è arricchito da una postfazione di Vinicio Capossela. |
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STRANI BLUES DELL'OVEST di Luciano
Federighi (L'Epos, 2005)
Otto storie ambientate nel mondo del blues e del jazz, già pubblicate in passato
su alcune riviste italiane, che sono state riunite in questo volume dall'autore
e nelle cui trame è possibile riconoscere i tratti tipici di artisti che hanno,
realmente, scritto la genesi della musica nera.
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Il
Compagno di Viaggio - 9 racconti in Blues di Marco Ballestracci
(Il Foglio-Esperimenti Letterari)
Marco Ballestracci,
armonicista, scrittore e giornalista per “Il Blues-magazine”, esordisce con
questa sua opera prima davvero interessante. Il blues è l’argomento principale a
cui si ispira questo libro e permette a chi non conosce l’argomento di
approfondirne alcuni particolari. Una qualità che si apprezza nei racconti di
Marco Ballestracci è la capacità di non scadere nella semplice didascalia degli
avvenimenti: la nascita, la morte o la discografia di un determinato musicista
o personaggio, vi è la narrazione di storie ed avventure vissute da gente
comune. Così come raccontano le canzoni di blues (e non solo), ognuno di noi ha
un suo blues da piangere, da sorridere, da urlare…
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BILLARD BLUES di Maxence Fermine (Bompiani 2004)
Un
romanzo ambientato in locali fumusi dove "le note del blues
malinconiche e struggenti si incrociano con storie di celebri giocatori
d'azzardo, musicisti leggendari, gangster entrati nella storia del
crimine: personaggi scagliati sul grande biliardo della vita... E così,
John Lee Hooker, giovanissimo, assiste a una sfida a biliardo tra Al
Capone e Willie Hoppe, che gli farà capire di avere davanti a se un
futuro di gloria...". Una narrazione intrigante!
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Nel
nome del Blues di Paolo "Catfish" Ganz (Agorà Factory, 2006)
Paolo Ganz, musicista e appassionato di letteratura, raccoglie, per la prima
volta in un libro, storie che hanno come sfondo, oltre alle sue più curiose
avventure di musicista, la "sua" Venezia ed il Nord-Est attuale. Sedici storie
reali raccontate in prima persona che vanno al di la della solita narrativa; una
sorta di viaggio che attraverso le proprie esperienze di vita vissuta, percorre
i meandri dell'animo umano di ognuno mettendolo a nudo e senza trascurare i suoi
retrogusti a volte amari ma sicuramente veri. Il testo è scritto in modo
scorrevole e i contenuti sono accattivanti; "Catfish" rende ogni racconto
custode di un messaggio velato lasciando al lettore il gusto della libera
interpretazione. |
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The
blues highway. La strada del blues da New Orleans a Chicago di Knight Richard (FBE 2007)
Questo testo è un classico viaggio in automobile attraverso la culla
dell'innovazione musicale d'America. Questa guida di viaggio e musicale segue la
Highway 61 e il fiume Mississippi per esplorare le radici della musica jazz,
blues, cajun, zydeco, country, gospel, soul e rock & roll.
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Anche a
Buddha piace il Blues di Mauro Righi (Perrone Lab, 2010)
Il protagonista, un bluesman di periferia, incontra una cantante affascinante ed
eccitante; un viaggio dove la partenza, incastonata in una Milano tanto
squallida quanto adorabile, è solo un dettaglio che non si sa bene dove
condurrà, ma che lascia chiaramente intendere che l’importante non è il
traguardo ma il percorso intrapreso per raggiungerlo.
Nell’ultima parte del libro, una sorta di “guida all’ascolto”, Mauro Righi suggerisce la
colonna sonora ideale per questa lettura, rigorosamente blues! |
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LA NOTA
BLUE DELL'ANIMA di Serena Rossi (Aletti Editore, 2010)
"L'amore e il Blues, l'amore per il Blues, il Blues che è amore: in questa
storia i due termini e, potremmo dire, i due universi si intrecciano fino
a fondersi l'uno nell'altro.
A dar voce qui a quella che è universalmente nota come "la musica del diavolo"
c'è invece un angelo che appare e parla alla protagonista con gli accenti di un
nume tutelare: si tratta di Stevie Ray Vaughan."
"La Nota Blues dell'Anima" è il romanzo d'esordio della giovane scrittrice di
Recanati Serena Rossi. |
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ME AND THE DEVIL di Maria Elena Cristiano (Odissea Digital, 2018)
"Se non fosse l’uomo a proporre al Diavolo la sua anima in cambio di
fama, successo e denaro, ma fosse Satana a invaghirsi dell’anima di un
mortale, cosa accadrebbe?" Lo scoprirete seguendo l'affascinante
narrazione.
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FRA LA VIA AURALIA E IL MISSISSIPPI (Augh edizioni, 2018)
"Raccolta di racconti in gran parte ambientati la dove il più
importante genere musicale del ventesimo secolo è nato: il Delta del
Mississippi. Si tratta di sei storie che narrano di musicisti, viaggi,
leggende, anime vendute al diavolo, sogni, assoli, omicidi, misteri,
razzismo e tanto altro".
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N.B.
Ribadiamo
che alcuni di questi testi sono ormai fuori catalogo. E'
comunque possibile reperirli usati, online o nelle preziose bancarelle
allestite presso i tanti festivals. Consigliamo (laddove possibile) di
contattare la casa editrice.
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