Nick Becattini
(di
Piertommaso Naimoli)
La
ritmica esplosiva, prepotente, mista ad un buon andamento sincopato che non
riesce a farti fermare. Sei corde taglienti per un blues strisciato e stracciato
da un artista bianco che è nero dentro. La Nick Becattini Band ti arriva come un
pugno nello stomaco e tu non devi assolutamente cercare di difenderti, meglio
lasciarsi trascinare. “Quando sono nato avevo il cordone ombelicale intorno al
collo e il viso tutto viola tendente al nero, sicché, in qualche modo, forse
sono stato un prescelto”. Così inizia la chiacchierata con uno dei bluesman più
affermati dello stivale: Nick
Becattini.
Il contesto è il “Melizzano in blues festival”, dove Nick è stato ospite,
regalandoci una performance senza precedenti. Pistoiese di nascita, comincia a
suonare a 14 anni, e da allora non si stacca più dalla chitarra. A circa 20 anni
entra nella Model T-Boogie (appena ricostituita ndr.) con Dario Lombardo e
Giancarlo Crea; suona e collabora con Phil Guy con il quale fa due dischi;
tramite il Pistoia blues festival ha a che fare con i migliori musicisti del
genere: Albert King, Johnny Copeland, etc. Nel ‘90 la svolta; vende tutti i suoi
strumenti e parte per Chicago, dove qualcuno si accorge di lui… è Son Seals,
mitico chitarrista della Windy City. Lì suona con Otis Rush, Sugar Blue, Lucky
Peterson e tanti altri ancora. Sempre a Chicago perfeziona il suo stile, per poi
ritornare in Italia forte di un grande bagaglio di esperienza. Ed ora è qui con
noi.
Intervista
SB: “…È il Blues a scegliere l’artista e non viceversa”. Partendo da questo
assunto, quando e come ti ha scelto il Blues?
NB: Penso che il blues mi abbia scelto dalla nascita. Devo premettere senza fare
del vittimismo, che la mia vita è stata una concatenazione di eventi un po’
particolari, diciamo che viaggiavo tra alti e bassi come tutti. Passato il
periodo dei Doors, ho iniziato ad ascoltare il Blues nero, quello country
arcaico. Ed è stato in quel momento che ho capito, che io mi ci ritrovavo in
quelle situazioni, in quella musica. Quando capitava che mi girava tutto storto,
mi ci ritrovavo ancora di più.
SB: Parlaci di te e di come è venuta fuori la passione per il blues…
NB: Io ho iniziato a suonare da ragazzetto, avevo 14 anni, con gli amici, a
cerchio vicino a un falò, in chiesa… ma l’avvenimento che mi ha fatto capire che
la musica era la mia strada risale a tre anni dopo. Ero ad una festa, davanti a
un fuoco, beh lì ho vissuto un’esperienza di alterazione di coscienza, come
quando John Beluschi e James Brown vedono la luce. In quel momento ho capito che
per stare bene, per essere felice non dovevo fare altro che suonare, che quella
era la mia strada, ed infatti tuttora la seguo.
SB: A chi ti sei ispirato?
NB: Buddy Guy principalmente, ma anche Clapton…
SB: Visto che stiamo parlando di storia, della tua storia, ripercorrendola non
possiamo fare a meno di ricordare la Model T-Boogie, la prima vera Blues Band
italiana. Come entri a farne parte?
NB: Prima di arrivare agli affari della Model T-Boogie e Giancarlo Crea, bisogna
fare un passo indietro, fino al 1980, quando nasce il Pistoia Blues festival.
Iniziai a frequentarlo e qualche anno dopo, occupandomi anche di eventi
collaterali ma sempre del festival, ho potuto crearmi dei contatti e conoscere
G. Crea. Suonammo insieme in tournèe dopodichè lui tornò a Milano. In seguito il
Crea ebbe bisogno di un chitarrista e mi chiamò, allora entrai nei Model.
SB: Dopo il Pistoia Blues e la Model T-Boogie il passo successivo è Chicago.
Come nascono i contatti che ti portano a suonare con Son Seals e cosa si pensa
del nostro blues a Chicago?
NB: Tutti i contatti nascono sempre dal festival di Pistoia. Durante quel
periodo ho stretto rapporti con tantissimi musicisti di Chicago, e sempre
durante il festival ho avuto la fortuna di conoscere il proprietario del Blue
Chicago Gino Battaglia, e anche Tony Mangiullo. Loro sono stati la mia chiave
per entrare nell’ambiente musicale americano. Per quanto riguarda cosa pensano
di noi, l’unica cosa che si può dire è che loro non fanno differenze di
nazionalità, sono molto portati per l’interscambio, quindi non hanno alcun
problema a lavorare con noi e ad ascoltare il nostro blues.
SB: Cosa ti ha spinto ad andare in America?
NB: In quel periodo dovevo decidere se trasferirmi a Milano o meno. Io facevo su
e giù tra Pistoia e Milano, ed era veramente tosta. Quindi mi sono detto se devo
trasferirmi, a questo punto vado in America. La molla è stata una domanda che mi
ponevo da tempo: ma io il blues lo suono sul serio? Volevo una risposta e lì
l’ho trovata, ho capito meglio cos’è il blues.
SB: Credi che in Italia ci siano artisti che possono competere a livello
qualitativo con gli americani?
NB: Si, assolutamente… ad esempio Roby Zonca, ma ce ne sono altri, come Tolo
Marton. Il problema è avere spazio, per poter far veder il prodotto che si ha.
In Italia molti produttori ti chiudono le porte in faccia quando sentono parlare
di blues. Le stesse radio o le Tv difficilmente lo passano.
SB: Cambiamo argomento. Il tuo CD, Pistoia Blues, è stato un successo di
critica. Pensi di continuare sullo stesso leit motiv, oppure questa è
stata solo una tappa?
NB: Sicuramente è stata una tappa della mia vita, nient’altro che questo.
SB: Progetti per il futuro.
NB: Stavo pensando ad un disco con suoni molto vintage, anche se sto facendo
della sperimentazione. In ogni caso tutto questo non sarà sviluppato nel breve
periodo.
SB: Prima di chiudere volevo sapere che cos’è il blues per te.
NB: Il blues è uno stato mentale alterato che porta ad una maggiore comprensione
della realtà
Grazie Nick.
Discografia
2006 - Nick Becattini & Peaches Staten - "TIME WILL TELL"
2006 - Jimi Vistoli - "AWAY THIS TIME"
2004 - Nick Becattini "BLUES A TEATRO" - DVD
2003 – Nick Becattini “PISTOIA BLUES”
2003 - A.A.V.V. - "SOUND GOOD VOL.1" - CROTALO
2002 - A.A.V.V. - "FRONTIERE DELL'ANIMA" - LIBRO/CD
2001 – Nick Becattini & Peaches Staten “LIVE AT BLUE SUN”
2000 – Nicotina “2000”
2000 – Nick Becattini & S.F. W/ Caterina Vichi “UFFIZI BLUES”
2000 – A.A.V.V. “HEINEKEN GREEN STATION LIVE FESTIVAL 2000”
1998 - Nick Becattini & Serious Fun “UNLEADED”
1998 - A.A.V.V. “UN BLUES PER…PAOLO”
1998 – BLUE FLAME PROJECT. VOL.1 “IN AID OF AMAZONIAN PEOPLE”
1998 – A.A.V.V. “2120 MICHIGAN AVE. CHICAGO, ITALIA. VOL.1”
1997 - Nick Becattini & Serous Fun “FUNKY PEOPLE – LIVE!”
1996 - Enzo ‘Vince’ Vallicelli “MY EXPERIENCE LIVE”
1996 - Dr. FAUST & THE COFFEE HOUSE BROTHERS “CUORE SELVAGGIO”
1995 - Nick Becattini & Serous Fun
1995 – A.A.V.V. “SESTRI LEVANTE BLUES & SOUL FESTIVAL 1995”
1994 - Ollie Nightingale “LIVE AT CAMPANILE”
1990 - BLUES HARBOUR “NEXT BLUES GENERATION”
1989 - MODEL T BOOGIE faet. Phil Guy “BORN TO GET DOWN”
1987 - MODEL T BOOGIE feat. Nicola Becattini “REALLY THE BLUES”
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